Museo di Triora 5 Altre Sezioni

Un’altra realtà museale

Entrando al Piano Strada della sede di Corso Italia, un ulteriore importante realtà museale a oggi separata dal Museo Civico, superata la biglietteria, si trovano quattro sale dedicate al territorio che circonda Triora e alla sua storia locale:

Arte e artigianato

In fondo alla sala, entrando sulla destra, l’antico orologio campanario della Collegiata pare scandire implacabilmente i minuti. A destra le bamboline in plastica costituiscono il ricordo di un periodo felice, quando nel 1965 venne impiantata una fabbrica di bambole nel paese.

In una vetrina al centro della sala sono depositati alcuni documenti di notevole importanza storica, tra cui un libro corale o antifonario in pergamena del canonico triorese Giovanni Maria Capponi.

Nella grande vetrina a lato sono ben visibili due magnifiche fisarmoniche della ditta Salas di Stradella, che furono a lungo suonate da Domenico Meneghìn Alberti di Grattino, classe 1896, rimasto cieco in seguito alle ferite riportate nel corso della prima guerra mondiale.

Archeologia

Sono esposti con l’ausilio di alcune carte, didascalie e calchi, i risultati delle sue ricerche che coprono un arco di diversi anni. Anche se oggi gran parte degli oggetti rinvenuti è esposta nel museo sanremese di Palazzo Borea d’Olmo, permangono diversi oggetti di corredo funerario raccolti fra le ossa di non meno di quattro individui nell’Arma della Gastea e frammenti di due o tre vasi a bocca quadrata e di altri a impasto, assieme a reperti ossei, scoperti nella Tana della Volpe a Loreto, riferibili al Neolitico medio (3800-3000 a.C.).
Infine, una carta archeologica opportunamente indica i siti dei ritrovamenti.

Fauna

Il territorio triorese è un’area di grande interesse zoogeografico, anche perché rappresenta il limite settentrionale cui giungono varie entità appenniniche, quello meridionale per altre specie, a distribuzione alpina, il confine orientale per diverse forme mediterraneo-occidentali o provenzali, quello occidentale per altre entità ancora, a diffusione europeo-orientale. (Prof. Enrico Martini)

In questa sala sono esposte numerose specie di rapaci e uccelli, roditori e mammiferi di grandi dimensioni

Ricordi

In questa sala il visitatore può osservare una raccolta tematica di manuali, studi storici, saggistica e narrativa sulla magia, la stregoneria e l’Inquisizione.

Percorrendo il corridoio, poi, ci si imbatte in due grosse tavole con pezzi di legno sovrapposti e intrecciati: sono le Porte del palazzo delle streghe di Triora, realizzate dall’estroso artista locale Riccardopittore.

Infine richiamano a ricordi, alcuni dei quali tuttora vivi e indelebili, le foto apposte lungo le pareti, un lungo cammino di nostalgia per le cose perdute e per la semplicità degli atti quotidiani.

Sala dedicata a Margherita Brassetti

Il ricordo di Margherita Brassetti è ancora vivo nella memoria dei più anziani. Delle sue attività benefiche, delle sue privazioni, della sua vita parlano i suoi diari, le fotografie, i cilici, ma soprattutto gli scritti delle amiche più intime e i pensierini che gli alunni delle scuole le dedicarono in occasione dei suoi funerali.

I Trioresi, riconoscenti, hanno voluto dedicarle questa piccola sala colma di ricordi e di oggetti che le appartennero, fra cui una sua foto gigante, un grammofono, molte fotografie e cartoline, il letto dove si coricava, un copriletto, un candeliere religioso e soprattutto i suoi preziosi diari e alcuni strumenti di flagellazione con i quali si puniva da sé quando riteneva di aver commesso qualche “peccato”.